lunedì 14 novembre 2011

Pierrot - 14

Per le tematiche trattate, si consiglia la lettura a un pubblico adulto.

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Era calato il buio quando lei mi raggiunse sul divano su cui mi ero accampato. E che Don Giuliano potesse morire male e morire tardi!

“Ho paura, da sola,” mi disse, mentre si sedeva accanto a me. “Non dormo mai da sola. Ti prego, vieni di là, non lo dirò a nessuno.”

Mi scostai il lenzuolo di dosso e la seguii senza una parola. Ero stanco di tutta quella storia. Possibile che nessuno di quegli inetti avesse saputo tenersi una donna che aveva paura di dormire da sola? Che non era in grado di dire di no a niente?

Mi stesi al suo fianco e chiusi gli occhi.

“Ci ho pensato, sai?” mi disse.

Riaprii un occhio a metà. Un quarto della mia attenzione in tutto.

“A cosa?”

“A quello che vorrei fare. Se potessi, intendo.”

“Ah. E che cosa vorresti fare?”

“Rimanere con te, quando sei buono. Lavare le tue cose, prepararti da mangiare e dormire insieme a te. Magari anche pescare. Non è difficile.”

Richiusi anche il mezzo occhio che avevo aperto e feci finta di dormire.

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