domenica 21 giugno 2009

Una linea d'ombra - 21

Il capitano di fregata Mario Nunzio era in piedi in mezzo al cortile del condominio di via Milano, circondato da un grappolo di uomini pesantemente bardati. L’impressione generale era quella di un assembramento di omini della Michelin.
“Commissario,” lo salutò, vedendolo arrivare.
Sensi sventolò stancamente una mano. “Al servizio dei cittadini,” rispose. “Quando ho firmato non ho capito che mi stavano fregando.”
“Lo penso sempre anch’io.”
Sensi si fermò accanto a un tizio alto più o meno come una montagna e largo circa il doppio, avvolto in tre o quattro strati di giubbotto anti-proiettile e protezioni in kevlar assortite.
“Sono termiti particolarmente aggressive o c’è davvero una bomba?”
“Be’, c’è una massa di materiale che potrebbe essere una bomba al fertilizzante di piccole dimensioni e c’è una miccia al magnesio. Se quell’affare possa esplodere è ancora da vedere.”
Sensi voltò lo sguardo verso il cielo. “Espiare sto espiando, sei contento, adesso?”
Il capitano di fregata sorrise bonariamente. “Ha un filo diretto con Dio?”
“Macché. In compenso ho rapporti discreti con i piani bassi. Lei è sempre così imperturbabile?”
“Quando disinneschi bombe di mestiere inizia a venirti naturale.”
Sensi si passò una mano sulla faccia.
“E quanto ci vorrà per disinnescare questa?”
L’altro guardò l’orologio. “Una decina di minuti.”
Sensi sbadigliò. “Giusto il tempo di procurarmi una Red Bull.”
“Se vuole ne ho un paio in macchina,” disse il comandante di fregata.
Sensi inclinò la testa da un lato. “Se le piace anche la musica gotica dovrò sposarla.”
“Credo di essere fortemente predisposto per l’eterosessualità, mi dispiace.”
“Sciocchezze. Le assicuro che sono un ottimo partito. Mi accontento facilmente e mangio di tutto. Potrei appena aver contratto l’epatite, ma sono certo che non si formalizzerà.”
Il comandante di fregata rise di nuovo e gli diede un paio di pacche su una spalla, guidandolo verso la sua macchina. “Non c’è niente come un energy drink per le giornate come questa. Non so se la guarirà dall’epatite, ma in fondo potremmo anche venir spazzati via tutti e due dall’esplosione.”
Sensi annuì. “Ha ragione, poi non sarebbe più un problema.”

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